top of page

      PROGETTO DOPOSCUOLA SOCIALE DON MILANI

La parrocchia di S. Filippo si trova in via di Grottarossa n. 193, in prossimità della scuola Secondaria di primo grado “Massimo Gizzio” (Istituto Comprensivo Parco di Veio).Attinge, quindi, al medesimo bacino di utenza dove lingue ed etnie si mescolano al romanesco verace.

Anche questo quartiere è afflitto da quelle piaghe che, purtroppo, si riscontrano altrove: spazi di degrado, illegalità, spaccio di droga.

Le difficoltà del momento che stiamo vivendo, la grande eterogeneità del tessuto sociale del quartiere, la presenza di immigrati per i quali non è sempre facile integrarsi, così come la mancanza di una cultura della legalità, sono le radici del disagio che affligge anche questa zona.

La scuola costituisce quindi il principale presidio educativo, di integrazione e di contrasto ai gravi fenomeni di intolleranza e di mancanza di senso civico.

La scuola, con il suo ruolo sociale importantissimo, anche in relazione all’ambiente in cui si trova, funge da baricentro e da luogo di aggregazione in cui coltivare valori positivi e imparare ad essere buoni cittadini; senza dubbio è luogo cruciale per la realizzazione di relazioni positive e di buone ambizioni.

Convinta della missione dell’educazione e dello studio, e della necessità di partire dai più giovani per cercare di costruire un quartiere migliore, la Parrocchia vorrebbe proporsi come supporto alla scuola per offrire agli studenti in difficoltà uno spazio ulteriore dove studiare per recuperare, almeno in parte, il divario che li separa dagli altri.

Il pensiero corre agli stranieri che ancora non parlano bene la lingua ma, più in genere, a tutti quelli che per diverse ragioni non hanno nessuno che li possa seguire, sostenere ed incoraggiare.

Principio cardine del Doposcuola Sociale è quindi un’azione didattica sussidiaria che parta dalla realtà e dall’incontro con i problemi veri e sentiti degli alunni, nella necessità di approfondire il messaggio che parla di inclusione e competenze che ci ha lasciato Don Milani, oggi più che mai attuale.

L’Istituto scolastico promuove questa iniziativa fra gli alunni più bisognosi di attenzione, segnalando alla Parrocchia le necessità specifiche di ciascuno. Il progetto cerca quindi di essere adeguato ad esigenze concrete.

Allo stato, sarebbero disponibili a seguire i ragazzi diverse volontarie, fra cui professoresse in pensione.

La stima dell’offerta è prudenziale, per garantirne la serietà, ma è ragionevole ritenere che il numero di volontari aumenterà al crescere della richiesta e dell’entusiasmo per un’esperienza concreta.

Ai genitori dei ragazzi, o a chi ne faccia le veci, viene chiesto di sottoscrivere un semplice modulo di iscrizione, utile solo ad organizzare la didattica.

In conclusione, l’idea è quella di collaborare con la scuola, affiancandola, per aiutare i ragazzi a comprendere il valore dello studio e il ruolo chiave che esso riveste: “Se sai sei, se non sai sarai di qualcun altro”, come diceva Don Milani.

bottom of page